“……IL CUORE GIOVANE DEL TEATRO
DELL’OPERA, QUELLO CHE CI PERMETTE DI GUARDARE AL FUTURO CON
SERENITA’, COSCIENTI CHE UN PATRIMONIO DI ARTE, CULTURA,
SPETTACOLO SARA’ TRASMESSO, SARA’ TRAMANDATO E DIVENTERA’
PATRIMONIO DI TUTTI. LA GEMMA INCASTONATA NEL TEATRO
DELL’OPERA,UN SOGNO CHE SI REALIZZA GRAZIE AI GIOVANI E PER
I GIOVANI.” Catello De Martino
Il Sovrintendente del Teatro
dell’Opera di Roma, Catello De Martino, al fine di
salvaguardare e promuovere la conoscenza, la diffusione e lo
studio delle arti rappresentative, ha istituito il 1° agosto
2011 il Dipartimento Didattica e Formazione, all’interno
della Fondazione Teatro dell’Opera. L’istituzione del
Dipartimento Didattica e Formazione risponde alla
consapevolezza che l’educazione musicale rappresenta un
patrimonio culturale che deve essere tutelato e tramandato
alle nuove generazioni.
L'offerta del Dipartimento permette di
coinvolgere i giovani in modo diretto, valorizzando la loro
creatività e la loro formazione in una logica di
investimento per il futuro. Un'occasione storica, un luogo
in cui viene tramandato il modus operandi di un teatro,
patrimonio del mondo. In linea con questa visione di
investimento sui giovani, il Dipartimento è stato
strutturato in quattro aree:
L’Orchestra Giovanile- La Scuola di Canto Corale per Voci
Bianche- La Scuola di Danza- I Progetti speciali per le
Scuole
Concerto di alcuni strumentisti dell'Orchestra
Giovanile del Teatro dell'Opera di Roma
M° Claudio Cimpanelli
Il M° Cimpanelli presenta al pubblico la sua
composizione Repercussa vox Caracallae
Il 16 giugno
2013 nel foyer del
Costanzi
si è svolto un bel concerto di alcuni componenti
la
Giovane Orchestra del Teatro dell’Opera.
Nell'interessante programma spiccava la prima esecuzione
assoluta di un breve pezzo del noto compositore Claudio
Cimpanelli dedicato ad Helmut Laberer. Nella foto:
il M° Cimpanelli racconta al numeroso pubblico il motivo
di questo ricordo, come è nata l'idea e il perché di questo
titolo:
Repercussa vox Caracallae
in
memoriam Helmut Laberer
Gli echi del vissuto
individuale e quelli dell’Antica Roma.
Repercussa
vox Caracallae, breve organismo sonoro
scaturisce da un mio lontano vissuto che s’intreccia con
un’epopea
storica remota conosciuta tramite libri di scuola,
musei e film ed è
in memoriam
del timpanista Helmut Laberer, mio amico e per
tanti anni collega nell’ Orchestra del Teatro dell’ Opera di
Roma. La prima volta che
incontrai Helmut fu infatti
proprio nel
golfo mistico delle
Terme di Caracalla dove il teatro
svolgeva (e svolge) la sua stagione estiva: luglio 1978,
neo diplomato in tromba, al mio primo impegno con una
importante Istituzione lirico sinfonica. Vedere Laberer
suonare fu subito uno spettacolo nello spettacolo: lui,
funambolo armato di bacchette, percuoteva le pelli
dei timpani in una serie di
movimenti da sciamano, belli a vedersi, eleganti, ma sempre
funzionali alla partitura in fase di
esecuzione. Diventammo presto amici e successivamente ebbi
l’onore di essere da lui recensito per alcune mie
composizioni, nonché invitato a dirigere qualche prova
generale dei suoi
stupendi
concerti con ensemble di percussioni, gruppi in cui ebbi
anche modo di apprezzare l’arte pianistica di Maria Elisa
Tozzi. Compositore di grande
spessore Laberer aveva
dalla sua parte non solo la grande
preparazione
musicale (fu allievo di Paul Hindemith), ma
soprattutto
la genialità e questa si
accompagnava ad una semplicità che è tipica di coloro che
sono veramente
grandi,
di coloro che “non si danno tono” e
che, anche per questo, sono amati, ricordati,mai temuti. Ed
io, Helmut me lo ricordo bene e sempre con grande affetto.
Spero vivamente che quanto prima il Teatro dell’Opera
dedichi una delle sue
nuove sale prove proprio a lui che quel
grande teatro seppe onorare con impegno e professionalità,
ma confido anche in coloro che, apprezzandone le belle
composizioni, vogliano finalmente farle eseguire dentro il
Costanzi. Ascoltare
nell’estate
2012 un
bellissimo concerto dei “Percussionisti
dell’ Orchestra Giovanile del Teatro dell’ Opera”
proprio presso le Terme
è stata un'occasione che mi ha rimandato indietro di
ben 34 anni: nell’ impegno artistico di quei
Percussionisti ho infatti percepito
quella
stessa freschezza ed energia che
contraddistingueva l’approccio del timpanista di Monaco con
lo spartito musicale e, soprattutto, mi sono ritrovato nella
memoria il sorriso bonario
e lo sguardo pieno di intelligenza e disarmante
candore di un caro amico: composto di getto, pochissime ore
dopo il concerto del luglio 2012,
Repercussa
vox Caracallae
è dedicato proprio a lui, a
Helmut Laberer. A distanza di
nemmeno un anno, al Costanzi, quegli stessi giovani
esecutori ben preparati dai Maestri Gabriele Cappelletto e
Ignacio Ceballos Martin (entrambi timpanisti del teatro,
degni eredi quindi
di una tradizione strumentale)
hanno
avuto
modo di suonarlo in prima assoluta confermandomi
ulteriormente il loro valore.
Repercussa richiede infatti
agli esecutori
un alto livello
tecnico unito ad una notevole concentrazione,
poiché, pur essendo costruito su tempi regolari, la sua
discorsività è basata su di un
continuum
ritmico pieno di
accentuazioni anche asimmetriche sia d’insieme che
solistiche, facendo ricorso non solo all’uso delle
bacchette, ma anche a quello delle palme delle mani, in un
parossismo espressivo che rimanda a contesti sonori tribali
e bellici. Infatti, un altro aspetto fondamentale
all’origine di questo mio lavoro è il mondo
dell’antica Roma.
Tra le Terme di Caracalla e l’ inizio della Via Appia Antica intercorrono poche
centinaia di metri e quindi, durante l’ideazione di
Repercussa
non mi fu possibile trattenere la mia fantasia, immaginando
lunghe file di Legionari Romani
partire a piedi verso Sud proprio da quella
leggendaria strada, per poi imbarcarsi e solcare il mare
alla conquista di nuovi territori, portando
anche
nel bacino del Mediterraneo quella civiltà che, forse, fece
dell’ Impero Romano il primo grande e vero esempio concreto
di Unione Europea (o, se vogliamo, Extra Europea), un’unione
basata non solo sul valore di
una moneta comune, ma sulla lingua latina e sul Diritto.
Nicola Paszkowski, Direttore dell'Orchestra
Giovanile, tra
Gabriele Cappelletto e Ignacio Ceballos Martin
Il Quartetto di Percussioni: Francesco Acquafredda,
Valerio Colaci, Gianfranco Esposito Fabiano, Andrea Sorrenti.
Maria Elisa Tozzi tra Lucia Bonifaci (del
Dipartimento didattico) e il M° Cimpanelli
Tra gli amici estimatori di Helmut Laberer, in primo piano:
Renata Parisi, Isabella Peroni accanto a Maria Elisa Tozzi,
Lucia Bonifaci e il M° Paszkowski.
In primo piano Letizia Mantovani 1° corno
dell'orchestra
Foto di
FEDERICO RIVA ©2013