editoriale  MET

di Maria Elisa Tozzi

 
Eitoriale MdM 177/104
Editoriale MdM 154/81
Editoriale MdM 155/82
Editoriale MdM 156/83
Editoriale MdM 159/86
Editoriale MdM 163/90
Editoriale MdM 173/100
da Il Mondo della Musica 155_82 del novembre 2006

DIFFICILE DA CAPIRE

Ci giunge via e-mail questa segnalazione di Enrico Bonfatti:

 Lo splendido concerto domenicale al Refettorio di San Vitale in Ravenna organizzato dall’Accademia Bizantina è stato preceduto dalle parole amarissime del Maestro Romano Valentini il quale ha doverosamente rappresentato la triste miopia ravennate, ringraziando nel contempo l'Amministrazione faentina che all'Ensemble di musica antica con strumenti originali dedica da anni molte più attenzioni di quante questa non ne riceva in "patria". Ognuno dei presenti ha potuto leggere tra le righe della prolusione di Valentini quel che ha ritenuto più opportuno e quel che ha sentito più vicino alla propria sensibilità e visione della situazione culturale di Ravenna. Difficile comunque non convenire sull'evidenza che nel nostro Comune non ci sono occhi ed orecchie, e quindi spazi, attenzioni e soldi, per il talento dell'Accademia e per la qualità della sua produzione, osannata ai quattro angoli del globo. Essere ciechi e sordi è utile quando c'è necessità di destinare spazi e pubblico denaro a Istituzioni molto meno meritevoli dell'Accademia Bizantina, magari perché dotate, se non di altre qualità, del conformismo necessario per titolare "eventi" manifestazioni che sono di scarsa o nulla qualità. Che aggiungere e che suggerire al Maestro Romano Valentini? Forse di organizzare ogni domenica a fine concerto una tombola? Oppure un pranzo che preveda nel menù le pietanze che sarebbero piaciute a Padre Martini o a Bach? Pare più concreto suggerire di cercare sulla piazza un senatore DS e cedergli il ruolo di presidente: così facendo l'Accademia potrebbe ambire all'attenzione dalla stampa locale e sperare in elargizioni degne del ruolo, insomma a quei riconoscimenti di valore che il grande talento fino ad ora non è bastato ad assicurarle.

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e noi aggiungiamo che a Roma abbiamo un Museo degli strumenti musicali sottovalutato e un Museo del cinema lasciato in balia di se stesso…

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Da una intervista di Fabien Lemercier a Giorgio Gosetti, Direttore della Festa del Cinema di Roma, apprendiamo che per la realizzazione della spettacolare festa da lui organizzata al Parco della Musica, si sono trovati ben 12 milioni di euro rastrellati con l’ausilio dei poteri pubblici, regione, comune, provincia e alcuni sponsor privati…

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Che dire? Non è certo da questo spazio che intendiamo sfogare la nostra rabbia e dare una opinione su iniziative intraprese e sostenute da quella volontà politica audace e plateale che anche in epoca di vacche magre riesce a trovare 24 miliardi di lire (sic)  per organizzare una festa... una festa!..Una festa mondana, una festa dell’effimero, un fuoco di paglia, di fronte a una Italia con le stampelle che ha poco da festeggiare, che fatica a vivere, che ripiegata su se stessa osserva ammutolita e disorientata.