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PADOVA |
IMPARA L’ARTE 2008
VII edizione
L’ARTE DI FILMARE LA
MUSICA
La “piena
emozionalità dispiegata” del Parsifal di Syberberg
A “Impara l’Arte” attesissima la proiezione della
pellicola che nel 1982 soggiogò il pubblico di Cannes
“Impara l’arte” inaugura il filone dedicato ai profili
di due grandi compositori: Richard Wagner e Carlo
Gesualdo Principe di Venosa. Figure tormentate,
diversamente “capitali” nella storia della musica (e,
nel caso del tedesco, dell’arte) occidentale, che
saranno proposte attraverso lo sguardo di quei cineasti
che, insieme a generazioni di studiosi e appassionati,
ne hanno subito l’irresistibile fascino.
Dopo gli appuntamenti dedicati al tema della metropoli
(con “Metropolis” di Fritz Lang e “L’uomo con la
macchina da presa” di Dziga Vertov) e la straordinaria
esperienza vissuta con Bruno Monsaingeon (che ha
presentato a Padova i suoi film dedicati a tre
interpreti leggendari come Sviatoslav Richter, Yehudi
Menhuin e Glenn Gould) il testimone di “Impara l’Arte”
torna all’Orchestra di Padova e del Veneto che proporrà
uno degli appuntamenti più attesi della Rassegna
dedicata al rapporto tra musica e cinema.
Mercoledì 19 marzo 2008, alle ore
21.00, il Cinema MPX (Padova, via Bonporti, 22) ospiterà
infatti la proiezione di Parsifal (1981, dall’Azione
sacrale di Richard Wagner) di Hans Jürgen Syberberg,
realizzata grazie alla preziosa collaborazione
dell’Associazione Richard Wagner di Venezia.
Presentato al Concorso di Cannes nel 1982 e osannato dal
pubblico e dalla critica specialistica, Parsifal
rappresenta l’approdo della ricerca wagneriana del suo
autore.
La musica di Wagner fu infatti una costante nei film di
Syberberg: in “Ludwig. Requiem per un Re vergine”
(1972), in “Hitler: un film dalla Germania” (1977) e
“Winifred Wagner e la storia di Casa Wahnfried dal 1914
al 1975” (1975), tanto che il regista tedesco pensò di
dedicare un film alla figura del grande compositore.
Il progetto, tuttavia, imboccò una direzione diversa, e
prese lentamente forma nel Parsifal: non solo un film su
un’opera di Wagner, ma anche la piena realizzazione
della grande concezione della sua Arte, l’essenza stessa
del “Wort-Ton-Drama”.
Misurarsi con il Parsifal significava per Syberberg
tentare di attuare un’opera d’arte totale sula scia di
Wagner, ripensando completamente la messinscena, per
reinventare tutto il testo wagneriano in termini non
solo di linguaggio cinematografico, ma di radicale
esteticità contemporanea.
“L’obiettivo di Syberberg”, scrive Paolo Bertetto in
“L’immagine in me nascosta. Richard Wagner: un
itinerario cinematografico”, “per rispondere a questa
esigenza dell’opera d’arte totale” è creare un film che
sia insieme “un film muto con musica, melodramma nella
sua estrema angoscia e nei suoi più alti trionfi, opera,
film, teatro, pittura, architettura, linguaggio,
cultura, cantata, musica, poesia e dramma, mito ed
epopea”.
Per Syberberg si tratta di continuare Wagner con altri
mezzi, ossia di “rendere udibile quello che non è mai
stato visto e visibile quello che non è mai stato
udito”.
Il suo è quindi un progetto non solo e non tanto di
riscrittura del testo wagneriano, quanto di
trasformazione del linguaggio cinematografico, di
superamento dei confini tra i linguaggi. E’ un’idea di
potenziamento dell’espressività attraverso scavalcamenti
disciplinari; un’idea di cinema come un infinito flusso
di intensità pure che non si rivolgono a nessun organo
percettivo particolare, ma investono direttamente tutta
la sensibilità dello spettatore.
Biglietti: € 6.00 intero, € 3.00 studenti.
Ufficio stampa: Studio PRP – Alessandra Canella Tel
049.8753166 - canella@studiopierrepi.it
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IMPARA L’ARTE 2008 – VII edizione
Amici della
Musica di Padova
Centro d’Arte
degli Studenti dell’Università di Padova
Orchestra di
Padova e del Veneto
L'ARTE DI FILMARE LA MUSICA
IMPARA L'ARTE PRESENTA A PADOVA
BRUNO MONSAINGEON
E
I SUOI FILM SU S. RICHTER, G.GOULD, Y. MENUHIN
Dopo il grande successo dell'inaugurazione della VII
edizione di Impara l'Arte con Metropolis di Fritz
Lang il prossimo appuntamento della rassegna -
sostenuta principalmente dall'Università, Esu e
Comune - prevede la personale del
regista Bruno
Monsaingeon, che costituisce la novità
principale dell'edizione di quest'anno. Dall'11 al
14 febbraio il celebre regista-documentarista sarà a
Padova per presentare alcuni dei suoi film più
famosi e terrà inoltre, nell'ultimo incontro, una
lezione su "L'Arte di filmare la musica".
Bruno Monsaingeon, parigino, è violinista di
professione ed è tuttora in carriera anche se negli
ultimi trent'anni si è dedicato prevalentemente
all'arte di fare film sulla musica, oltre a essere
attivo anche come scrittore. E' stato regista di
film su alcuni dei maggiori musicisti del nostro
tempo come Nadia Boulanger, Yehudi Menuhin,
Sviatoslav Richter, David Oistrach, Friedrich Gulda,
Paul Tortelier, Glenn Gould etc. E' stato legato da
una lunga amicizia con Yehudi Menuhin e con Glenn
Gould e leggendari sono i film diversi che ha
dedicato a questi due musicisti.
Menuhin in China (1982), Yehudi Menuhin The violin
of the century (1995) e, per quanto riguarda Glenn
Gould, The Alchemist (1974), The Goldberg Variations
(1981) e Glenn Gould hereafter (2005).
A
Glenn Gould ha dedicato anche una raccolta di
interviste che è stata tradotta in italiano con il
titolo di "Glenn Gould / No, non sono un
eccentrico".
Più singolare invece il caso dell'incontro
straordinario di
Bruno Monsaingeon con Sviatoslav Richter,
uno dei più grandi pianisti del secolo. Rompendo un
ostinato silenzio che aveva osservato per tutta una
lunga vita dedicata alla musica, Richter si libera
in una conversazione eccezionale. Bruno Monsaingeon,
entrato in intimità con il Maestro poco prima della
sua morte (1997), ha raccolto i ricordi della sua
infanzia e del suo esordio del tutto estraneo ad una
formazione accademica. Il film traccia la condizione
di Richter come "artista del popolo", i suoi
incontri con gli interpreti e compositori russi -
Oistrach, Rostropovic, Gilels, Prokofiev,
Shostakovich - e la sua consacrazione
internazionale. Un film arricchito di rarissimi
documenti storici e sublimi esecuzioni musicali e
per il quale Bruno
Monsaingeon ha ottenuto in Francia nel
1998 il premio "Fipa d'or".
L'enorme lavoro preparatorio del film è testimoniato
anche dal libro "Richter, Ecrits, conversations" che
Monsaingeon ha pubblicato nel 1998.
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